mercoledì 6 gennaio 2016

Francesco Maria Mariotti: La bomba, la paura, il futuro

Riflessioni a caldo, perciò solo abbozzate, sicuramente imperfette, sulla "notizia" che ha aperto questa festa di Epifania. 1. In generale non serve "spaventarsi" di fronte agli avvenimenti di politica internazionale; e sempre in generale è necessario trovare un modo di "sfruttarli", di ricavare una qualche "utilità", per quel che è possibile; anche quando le alternative sono pessime, una possibilità di scelta c'è. E scegliere è già "non subire", è un passo di libertà. 2. I fatti vanno verificati: la notizia dell'esplosione nucleare nord-coreana deve essere innanzitutto appurata in tutti i suoi aspetti. Non sono mai da escludere "eccessi propagandistici" che magari nostri legittimi allarmi possono involontariamente amplificare. 3. Forse un "allarme coreano" -se c'è - può innescare una positiva chiamata di corresponsabilità per tutto il mondo, vedi soprattutto Cina; e forse questo può accentuare pressione su scenario iraniano-arabosaudita perché la tensione si plachi. 4. La sensazione è che il Medio Oriente sia di fronte a un lungo periodo di ridefinizione confini che può durare una generazione (cit. Maurizio Molinari oggi a Omnibus); in questo senso lo scenario sembra essere quello di un'area che - vedi problema scarsità petrolio, fonte prima o poi in esaurimento - vede diminuire, in prospettiva, la propria importanza nel mondo. La nascita del terrorismo qaedista e poi di Isis forse vede in questo declino parte delle ragioni fondanti. La nuova importanza dell'Iran può aprire scenari nuovi ma forse non cambierà questa prospettiva di lungo periodo. 5. Una crisi in estremo Oriente apre invece lo sguardo su un'area che sembra aver "prenotato il futuro". Ma non dobbiamo farci abbagliare. Le dinamiche economiche cinesi sono assai complesse e non tutte positive. In questo senso non dobbiamo assolutamente perder fiducia nel modello democratico "liberal-sociale" che alla lunga rimane il più duttile e capace di vincere le peggiori tempeste. Quando ritroveremo questa fiducia, sapremo proporre anche a quel mondo una prospettiva di crescita; non "armoniosa", forse, ma più aperta alle ragioni dell'individuo e della persona. Non dobbiamo avere paura. Francesco Maria Mariotti

1 commento:

claudio ha detto...

per ora domina la paura, anche se bisogna ringraziare FM per l’iniezione di ottimismo. Il problema è che siamo a 2 stati canaglia con l’atomica: ci sono i generali pakistani, così avidi che venderebbero anche la madre, ma con un po’ di cultura politica e diplomatica, e adesso la Corea del Nord, paese dove letteralmente si muore di fame, in mano a un pazzoide grassoccio.Il problema è se ISIS ha i soldi per comprare la bomba dai coreani (penso di sì) ed è in grado di trasportarla (per ora no, ma la logistica non resta mai a lungo un problema)

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